Home
 
L’Archivio Pizzini
Negli ultimi trent'anni il Museo Civico di Riva del Garda prima e successivamente il suo 'erede' il Museo Alto Garda hanno lavorato a più riprese alla catalogazione delle opere di Luigi Pizzini al fine di documentare la lunga e sterminata produzione artistica del pittore rivano.
Una prima campagna di inventariazione presso le istituzioni pubbliche e i collezionisti privati viene avviata nel 1990: in questa occasione vengono censiti 686 dipinti e 181 disegni e prodotte per ciascuno di essi una scheda cartacea di inventario con pochi campi identificativi essenziali e una documentazione fotografica a colori su diapositiva. 
Nel 2011 il neonato MAG intavola nuovi contatti con la famiglia Pizzini per la ripresa del censimento delle opere e organizza una seconda campagna di inventariazione, individuando nuove opere, integrando le vecchie schede con nuovi dati, procedendo con una nuova campagna di documentazione fotografica e digitalizzando tutti i dati su supporto informatico.
Nel biennio 2021-22 il progetto viene ripreso e avviato verso la conclusione mediante una importante attività di inventariazione che ha permesso di documentare oltre mille opere tra dipinti, disegni, rappresentazioni cartografiche e documentazione archivistica, a cui si aggiungono articoli di giornali e cataloghi riguardanti il pittore rivano. 
Tutti questi dati sono confluiti nell'Archivio Luigi Pizzini, un archivio digitale in continuo aggiornamento che riunisce le opere di Luigi Pizzini a oggi note conservate nelle collezioni pubbliche e private, con una geografia che investe principalmente l'Alto Garda, Riva e Arco in particolare, da qui verso Trento e Rovereto e poi lungo tutta l'Italia (Milano, Verona, Venezia, Roma, Palermo), fino ad aver rintracciato opere dell'artista anche in Francia e in Austria.


Luigi Pizzini (1884-1977)
Artista, insegnante, cartografo, urbanista e padre fondatore del Museo Civico di Riva del Garda: Luigi Pizzini è stato una delle personalità più importanti, poliedriche e dinamiche del Novecento nell’Alto Garda. 
Nato a Riva del Garda l'11 settembre 1884, Pizzini si iscrive all'età di 14 anni all'Accademia di Belle Arti di Brera, dedicandosi principalmente alla produzione di ritratti. 
Nel 1909, dopo un temporaneo rientro a Riva del Garda, si trasferisce sull'isola di Burano dove vive fino al 1913: si tratta di una fase di profondo coinvolgimento emotivo e culturale per Pizzini, dove la frequentazione di artisti come Umberto Moggioli, Arturo Martini, Gino Rossi e Tullio Garbari apre la sua pittura alla valenza assoluta di luce-colore, che caratterizzerà trasversalmente tutta la sua produzione. 
Stabilitosi temporaneamente a Firenze fra il 1915-1916 si interessa di cartografia e storia militare, disegnando alcune carte di aviazione per la fabbrica Caproni. 
Rientrato stabilmente a Riva nel 1919, si dedica all'insegnamento presso le scuole Tecniche e poi alla scuola di Avviamento e parallelamente all'attività di pittore. La sua produzione si rivolge principalmente ai temi del paesaggio gardesano e dolomitico, con alcuni soggetti ricorrenti quali il Brolio, il lago di Garda, la valle del Sarca. Negli ultimi anni, l'indagine pittorica si focalizza invece su alcuni dettagli del paesaggio, come le acque e rocce, i boschi, le nature morte, restituiti attraverso una pittura pastosa, matericamente più corposa e preziosa. 
L'attività espositiva in ambito nazionale si affianca a un intenso impegno nella sua città natale: tra i fondatori del gruppo Amici dell'arte, partecipa nel giugno 1946 alla prima esposizione del gruppo nelle sale della Rocca, che ospiterà per molti anni il suo studio nella torre verso la Spiaggia degli Olivi. Luigi Pizzini muore a Riva del Garda il 21 aprile 1977.

 

Preferenze
Cookies