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Mario Airò. Oltre
MAG Arco, Galleria Civica G. Segantini
Fino al 18 novembre 2007
Artista tra i più influenti della sua generazione, Mario Airò lavora cercando di indurre nello spettatore stati d’animo e sensazioni fortemente emotivi attraverso oggetti, immagini, testi, suoni e, soprattutto, fonti luminose.
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Mario Airò

Per la Galleria Civica Airò ha progettato un’installazione di forte impatto che andrà a segnare sul monte Colodri, attraverso un potente raggio laser, la linea della glaciazione per ricordare la presenza del mare oltre cinque milioni di anni fa. “La mia prima visita ad Arco è stata un po’ come un viaggio nello spazio e nel tempo – ci dice lo stesso artista – Non si può percorrere la valle senza seguire l’impianto medievale dei castelli; non si può percorrere il borgo arroccato al sole e le sue viuzze senza pensare alle zone paludose che c’erano a fondo valle e all’ombra protettrice del castello.

La geografia del luogo è così incisiva che tutti gli atti dell’uomo si sono conformati ad essa. Guardandomi intorno, sopraffatto dalla bellezza di tutto ciò, con lo sguardo fisso sul ventre della montagna allisciato dal ghiacciaio che scivola giù, mi sono sentito sott’acqua e ho pensato: il mare era qui”.

Mario Airò è nato nel 1961 a Pavia; vive e lavora a Milano. Ha partecipato a numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero; tra le quali nel 2005 la "1 Moscow Biennale of Contemporary Art", di Mosca; nel 2004 la Biennale di Kwangju e quella al PAC Padiglione d’Arte Contemporanea a Milano. Nel 2001 espone in una personale alla GAM di Torino con: "La stanza dove Marsilio sognava di dormire... e altri racconti", e alla Biennale di Valencia.

A cura di Giovanna Nicoletti

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