Mostra prorogata fino al 6 gennaio 2019!

Paolo Ventura, Morte e Resurrezione 2 #10, 2018, fotografia, 42x60 cm (dettaglio)
A cura di Giovanna Calvenzi
In continuità con i progetti del MAG dedicati alle visioni di artisti e fotografi contemporanei sul paesaggio dell’Alto Garda, per la ricorrenza del centenario della fine della Prima guerra mondiale si è scelto di proseguire l’esplorazione di questo territorio coniugandola con ricordi e interpretazioni che si intrecciano con la Storia, affidando al fotografo e artista Paolo Ventura la creazione di un ciclo di opere ispirate alla Grande Guerra e ambientate nella zona di quello che fu il fronte tra Italia e Impero Austro-Ungarico.
Il singolare incontro tra immaginazione, conoscenza storica e pratica artistica che caratterizzano il percorso creativo di Paolo Ventura, ha originato una personale narrazione e allo stesso tempo uno sguardo d’autore su un paesaggio, quello trentino di cent'anni fa così come di oggi, fortemente intriso di Storia e umane memorie.
Questa narrazione costituita da inediti racconti per immagini, raccolti sotto il titolo Morte e resurrezione 2, viene presentata nella mostra Racconti di guerra 2014-2018 insieme ai più recenti progetti dell’artista sul tema, quali I Gemelli e Un reggimento che va sottoterra del 2014, Morte e resurrezione 1 e Il pittore futurista del 2015, Ex Voto del 2017.
La mostra, curata dalla storica della fotografia e photo-editor Giovanna Calvenzi, rimarrà visitabile fino al 4 novembre. Contestualmente al percorso espositivo, è stato realizzato anche il libro d'autore che raggruppa per la prima volta i “racconti di guerra” creatida Paolo Ventura tra il 2014 e il 2018, compreso l'inedito gardesano.
«Da diversi anni Paolo Ventura sperimenta tecniche di narrazione che mescolano l’autoritratto, la fotografia, la pittura, il modellismo. Con una cura maniacale per gli abiti, per i dettagli e per i decori. Con una conoscenza profonda di ogni argomento che affronta. Dal 2014 si dedica alla realizzazione di brevi racconti per immagini dedicati alla Prima guerra mondiale. Per Ventura la fotografia è contemporaneamente un pretesto e uno strumento capace di dare forma al suo immaginario, al suo bisogno di raccontare, alla sua voglia di ripercorrere la Storia diventandone un volontario interprete. Per l’appuntamento con i Nuovi Sguardi Gardesani – che riprende una tradizione del MAG che risale al 1997 – Ventura ha recuperato progetti precedenti e messo in scena se stesso come duplice protagonista di un nuovo inedito racconto: Morte e resurrezione 2».
Giovanna Calvenzi, curatrice
Paolo Ventura è nato a Milano nel 1968. Nei primi anni ’90 frequenta l’Accademia di Belle Arti di Brera che lascia quasi subito per interessarsi di fotografia. Nei successivi dieci anni, è fotografo di moda, di design e di paesaggio senza però avere grandi soddisfazioni personali. Decide quindi, di abbandonare la fotografia commerciale e di trasferirsi a New York. In un piccolissimo studio a Brooklyn, quasi uno sgabuzzino, inizia a ricostruire dei diorami relativi alla Seconda Guerra Mondiale in Italia, basandosi sui ricordi e le storie raccontate dalla nonna materna. Nel 2006 pubblica War Souvenir, il lavoro è un enorme successo al quale seguono numerose mostre in tutto il mondo. Negli anni successivi continua la sua ricerca artistica creando molti altri lavori tra cui Winter Stories, The Automaton e Short Stories. Il suo lavoro è stato inoltre d’ispirazione per la realizzazione di scenografie e costumi per diverse opere del Lyric Opera of Chicago e del Teatro Regio di Torino.
La mostra di Paolo Ventura rientra nel progetto Guerre e Pace. 1918-2018 che il MAG nel 2018 dedica al centenario della fine della Prima guerra mondiale e che si articola in tre mostre dispiegate in diversi momenti negli spazi del Museo di Riva del Garda e in una variegata proposta di appuntamenti dalla primavera all’autunno presso i forti del Monte Brione ubicati lungo il Sentiero della Pace a Riva del Garda.