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La via delle anime
Sepolture di epoca romana a Riva del Garda - via Marone
MAG Riva del Garda, Museo
Until Monday 1 November 2010
Museo Riva del Garda in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento - Soprintendenza per i beni archivistici, archeologici e librari.
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Il tema assoluto – la morte e l'atteggiamento, diverso nella varie epoche, dell'uomo nei confronti dell'estremo passaggio – visto con gli occhi degli antichi: l'immaginario collettivo d'epoca romana è indagato e proposto al pubblico dal MAG con un'ampia esposizione di reperti recentemente rinvenuti nelle due notevoli aree cimiteriali della Baltera e di San Cassiano, databili fra il primo e il quarto secolo d.C. Oggetti, recipienti e monili provenienti da una ventina di corredi tombali che permettono di scrutare convinzioni profonde, aspettative e timori delle genti che abitarono l'Alto Garda duemila anni or sono. «La via delle anime» – questo il titolo della mostra, a cura di Cristina Bassi – è organizzata dal Museo Alto Garda e dalla Provincia autonoma di Trento, Soprintendenza per i Beni librari, archivistici e archeologici, nella sede della Rocca. Il territorio di Riva del Garda è, insieme a Tridentum, quello archeologicamente più significativo dell’intero Trentino. Il particolare, le testimonianze più ricche sono d’epoca romana e testimoniano una vivace realtà economica.

Tra i rinvenimenti, distribuiti sull’intero areale, sono numerosissime le necropoli, distribuite lungo l’antica viabilità, delle quali sono particolarmente interessanti quelle che si sviluppano lungo l’odierna via Marone, una strada con andamento nord-sud marcata alla sua estremità meridionale da un capitello (suggestivamente noto alla tradizione popolare come «capitello delle anime»). Da qui la scelta del titolo che restituisce i risultati delle ricerche nate dai recenti scavi nelle località San Cassiano e Baltera. Obiettivo della mostra è presentare il meglio del materiale rinvenuto, che tocca soprattutto il tema della ritualità sepolcrale in epoca romana e le sue manifestazioni in ambito locale.

Nei due nuclei cimiteriali scoperti lungo via Marone fra il 2006 e i 2008 sono infatti state rinvenute una settantina di tombe, alcune delle quali dovevano presentarsi monumentali.. Il primo gruppo di sepolture, quello della Baltera, ascrivibile nell’ambito dell’ultimo quarto del I secolo d.C., presentava un recinto tombale di famiglia con tombe a cremazione; qui sono stati rinvenuti corredi particolarmente ricchi, tra cui si segnalano alcune pissidi in lamina d’argento, uno specchio e diverse suppellettili in vetro.

Il secondo gruppo è riferito ad una selezione di sepolture, parte a cremazione e parte ad inumazione, provenienti al complesso cimiteriale di San Cassiano, molto più ampio del precedente e dal quale, per la mostra sono stati selezionati alcuni corredi tombali particolarmente significativi, che coprono l’orizzonte cronologico che va dagli ultimi decenni del I secolo d.C. al IV secolo d.C. Interessanti anche i risultati delle ricerche documentate nel catalogo della mostra dai quali emergono i risultati delle ricerche che narrano anche di una villa collocata a ridosso dell'asse viario in direzione di Arco. Dalle analisi dei corredi tombali le caratteristiche sociali ed economiche degli abitanti di un sito che fu caratterizzato da una lunghissima durata nella frequentazione, frequentato dall'età romana fino al diciottesimo secolo.

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