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Comunicato stampa
Festival Mozart: anteprima in Rocca a Riva del Garda
30-07-2012
Com'è tradizione, l'anteprima del «Festival Internazionale W. A. Mozart a Rovereto» è ospitata a Riva del Garda: martedì 14 agosto si esibisce nel cortile della Rocca il Florentia Saxophone Quartet, un quartetto di sassofoni giovane e brillante che accosta autori classici a compositori contemporanei di grande presa sul pubblico. Inizio alle ore 21.
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Il Florentia Saxophone Quartet

Il prestigioso festival festeggia il traguardo della 25ª edizione – a Rovereto e in Vallagarina dal 18 al 26 agosto – proponendo un percorso musicale dal titolo «Alla turca», che si snoda lungo il filo dell'esotismo, inteso in senso ampio e generico, dai riferimenti alle tradizioni delle regioni di confine europee o delle colonie, attraverso il gusto turchesco del periodo mozartiano, fino al vero e proprio esotismo musicale ottocentesco e all’interesse contemporaneo per le mescolanze e le musiche del mondo. 

In occasione del concerto, il Museo Alto Garda (che ha sede in Rocca) solo per coloro che sono in possesso del biglietto per il concerto della serata è aperto dalle 19 alle 22.30 con ingresso libero a tutte le sale espositive permanenti e alla mostra temporanea «Umberto Maganzini. Intuista futurista 1894 – 1965» (in caso di pioggia il concerto si «sposta» nel sottotetto della Rocca).

Festa di compleanno per il «Festival Internazionale W. A. Mozart a Rovereto»: la prestigiosa rassegna quest'anno raggiunge il traguardo delle venticinque edizioni. Il festival debuttò nel 1987 per ricordare la presenza a Rovereto del grande compositore salisburghese, valorizzando i luoghi stessi in cui Mozart suonò e soggiornò, insieme alla felice intuizione delle amministrazioni locali di fare della Vallagarina, terra di confine e di incontri, ancor più luogo di mescolanza di sensibilità diverse.

Una peculiarità che viene messa in risalto in questa venticinquesima edizione attraverso il tema che in qualche modo si ricollega alle origini del Festival. Immaginiamo di essere nella Vienna dove vive e lavora il giovane Mozart dopo aver lasciato il suo «posto fisso» a Salisburgo. Vienna anche all'epoca è una città multietnica, dov’è possibile incontrare gente di diversa provenienza, che arriva anche da regioni lontane dell’impero per presentare le proprie istanze, per svolgere il proprio servizio, per studiare e lavorare. L’imperatore riconosce tutti i popoli del suo composito impero come figli. Tutti, comprese le minoranze delle varie regioni, erano «fratelli». Ma allora chi era lo straniero, il nemico? Senza dubbio il Turco! Quello che era arrivato alle porte di Vienna un centinaio di anni prima che Mozart si affacciasse sulla scena della capitale imperiale, che chiamava Dio in un altro modo e che per tanti aspetti faceva ancora paura, nonostante la sonora sconfitta subita nel 1683. Ma anche quello di cui gli imperiali avevano studiato la tecnica militare, quello cui veniva riconosciuta la pari dignità. Quello che aveva abbandonato sotto i bastioni della capitale i sacchi di caffè, regalando ai viennesi una deliziosa bevanda, e quello di cui ammirare le bellissime bande militari: la musica dei giannizzeri ottomani Vienna la conosceva bene, e aveva imparato a imitarla, tanto da predisporre persino i nuovissimi pianoforti con le «turcherie» azionate alla bisogna per dare colore alla propria musica.

Il tema è anche occasione per riflettere sui concetti di distanza e prossimità, e su come è cambiato il nostro rapporto con culture e persone considerate fino a poco tempo fa «esotiche» e che oggi abitano le nostre città e le nostre case; paradossalmente la storia del Novecento ha invece a lungo allontanato e separato quelli che erano «fratelli» all’epoca di Mozart. Così, per raccogliere o riprendere i fili di una conoscenza musicale reciproca, il Festival quest’anno proporrà al centro della rassegna una festa di piazza con musicisti di diverse tradizioni culturali.

Come d’abitudine nelle ultime edizioni, il progetto del Festival si snoderà attraverso i concerti ma percorrerà anche proposte diverse, dal cinema alla mostra dei lavori realizzati dai bambini che hanno partecipato ai laboratori proposti nel corso dell’anno. La venticinquesima edizione del «Festival Internazionale W. A. Mozart a Rovereto» è in programma a Rovereto e nella Vallagarina dal 18 al 26 agosto, con anteprima il 14 agosto a Riva del Garda. Una settimana intensa di appuntamenti musicali e non solo proposti nei luoghi mozartiani. Palazzi, castelli e cortili saranno protagonisti della rassegna affidata anche in questa edizione alla direzione artistica di Angela Romagnoli, docente all’Università di Pavia e musicologa di fama internazionale.

 

 

Modalità d’ingresso
Le prenotazioni si effettuano chiamando direttamente il «Festival Internazionale W. A. Mozart a Rovereto» al numero 0464 439988.

Costi del biglietti
Interi: 10 euro
Ridotti: 5 euro per ragazzi e studenti fino a 26 anni, pensionati e al di sopra di 65 anni, convenzionati ADSI, Soci AMI, Soci Filarmonica Rovereto, Soci Nuovo Cineforum Rovereto, clienti Relais Mozart, studenti di Conservatorio ed indirizzi musicologici universitari anche sopra i 26 anni);
Ridotti: 1 euro per bambini da 6 a 12 anni;
Gratuiti: per bambini fino ai 6 anni.


Il programma

Il sipario sulla venticinquesima edizione del Festival si alzerà ufficialmente sabato 18 agosto a Rovereto nel cortile di Palazzo di Giustizia, ore 21, con l'Orchestra Symphonia Italiana diretta da Andrea Dindo. Violino solista Cecilia Ziano. Sarà proposto un programma classico adatto a tutti gli appassionati, con musiche di Mozart, Haydn e Schubert, affidato ad un’orchestra di giovani che hanno maturato le loro esperienze sotto direttori come Muti e Abbado, diretti da un appassionato e sensibile Andrea Dindo.

Domenica 19 agosto, ore 18, l'appuntamento è di quelli da non perdere. Non solo per il programma interessante ma perché si ha per il secondo anno consecutivo l'opportunità di scoprire un luogo ricco di fascino e di storia: il giardino Bridi-de Probizer in viale Trento dove è collocato il Tempietto dell'Armonia, recentemente restaurato. Qui si tennero alcuni concerti del Festival Mozart nelle sue prime edizioni. In questa suggestiva cornice l’ensemble “Petite colonne d’harmonie” proporrà un programma di musiche di Mozart, Salieri e Beethoven.

Lunedì 20 agosto, ore 21, nel cortile di Palazzo Alberti in Corso Bettini, spazio al cinema con la proiezione del film “Le avventure del principe Achmed”. Si tratta di una pellicola del 1926. Una rara occasione di accostarsi all’arte di Lotte Reininger, pionera del film mozartiano. La colonna sonora, secondo una prassi storica, sarà realizzata dal vivo da una specialista del genere come Francesca Aste. Non può mancare un appuntamento inserito in uno dei luoghi mozartiani per eccellenza della Vallagarina: Palazzo De Pizzini di Ala.

Martedì 21 agosto, ore 21, nel salone delle feste risuoneranno le note del baritono Renato Dolcini accompagnato al pianoforte da Francesco Corti con un viaggio musicale di Lieder da Mozart a Debussy. Anche con questo concerto prosegue l’impegno del Festival verso i giovani esecutori: due interpreti giovanissimi offriranno un percorso di grande raffinatezza ma anche di immediata comprensione attraverso i temi esotici nella liederistica europea.

Mercoledì 22 agosto, ore 21, si torna nella cornice del cortile di Palazzo Alberti in Corso Bettini a Rovereto per ascoltare il concerto dell'Ensemble À l'antica che eseguirà musiche di Mozart, Hoffmann e Boccherini. Un appuntamento che prosegue il progetto del Festival di ospitare ogni edizione artisti trentini: l'Ensemble À l'antica è un ensemble classico con strumenti originali che  trasporterà l'ascoltatore nell’epoca di Mozart con suoni e colori eleganti ma intensi come il secondo Settecento.

Anche i castelli della Vallagarina si apriranno per questa venticinquesima edizione del Festival Mozart. È il caso di Castel Pietra a Calliano che giovedì 23 agosto, ore 21, ospiterà il concerto dell'ensemble portoghese Seite Lagrimas. Un salto all’indietro rispetto a Mozart, verso il vasto mondo delle colonie europee in Sudamerica: un'altra faccia dell’esotismo, proposta da un ensemble che giunge per la prima volta in Italia.

Venerdì 24 agosto, il Festival si concederà una parentesi per celebrare il proprio compleanno con una festa in piena sintonia con il tema della rassegna. In piazza Malfatti a partire dalle ore 17 ci sarà una festa musicale “esotica” con la partecipazione del gruppo Volks Populi e di musicisti africani residenti in Trentino. Il nostro mondo ha completamente cambiato i concetti di vicino e lontano, familiare ed esotico. Ecco allora che un confronto musicale con artisti che risiedono sul territorio diventa occasione di festa ma anche di riflessione sulla convivenza e sull’incontro di culture.

Sabato 25 agosto, ore 21, nella Sala della Filarmonica, appuntamento da non perdere con l'Escher Quartet. Si tratta di un giovane quartetto statunitense già molto affermato che aprirà una finestra verso la Russia di Borodin; il secondo quartetto del compositore russo è affiancato da Debussy e dal meno conosciuto compositore inglese vivente Hugh Wood. Infine per la giornata di chiusura il Festival Mozart propone un doppio appuntamento. 

Domenica 26 agosto, alle 11.30 a Casa Madernini di Villa Lagarina, la chitarrista Zsófia Boros proporrà un concerto con musiche tra gli altri di Brower, Piazzolla, Domeniconi, Tárrega e Iglesias in un viaggio tra Spagna, Arabia e diverse atmosfere esotiche. La sera, alle 21.00, alla Sala della Filarmonica, gran finale con la voce del soprano Gemma Bertagnolli e la Bozen Baroque Orchestra diretta da Claudio Astronio. Il programma racconterà una piccola storia della passione esotica dal Barocco all’epoca di Mozart, attraverso una scelta di arie e pezzi strumentali anche inediti di Mancini, Vivaldi e Mozart.

Da segnalare, infine, dal 14 al 28 agosto la mostra “Cose turche!”: in esposizione i lavori realizzati durante i laboratori “Cose turche!” al MART e con scene e pupazzi del «Ratto dal Serraglio» mozartiano realizzati con la scuola primaria Regina Elena e la scuola musicale «Riccardo Zandonai».

 

 Riva del Garda, 30 luglio 2012
Uff.st.

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