La copertina del libro: sabato a Riva del Garda la presentazione in anteprima
«Non ho fatto altro che ordinare i componimenti – spiega Giuseppe Colangelo nell'introduzione del libro – rispettando la sequenza cronologica imposta dalle date segnate in calce e, in mancanza di queste, ricorrendo a indicatori temporali indiretti o a indizi di tipo stilistico. Quanto al mannello di componimenti in dialetto piuttosto che raggrupparli ho preferito discioglierli nel corpo della raccolta: quando parlava di poesia Baroni non amava distinguere fra dialetto e lingua sostenendo che “è questione di valori espressivi e di validità di messaggi”. Condividendo in toto tale posizione l’ho adottata come indicazione di metodo. Cosa che ho fatto anche per la scelta del titolo ricavandolo, come era consuetudine di Baroni, dal verso di una poesia».
I testi assemblati risalgono a periodi molto diversi e lontani: il primo è del 1944, l’ultimo del 2009. Un libro composito, dunque, che si presenta con evidenti difformità di stile, di toni e di contenuti: «A me pare che questo limite di fondo – commenta il curatore – sia almeno in parte attenuato dal fatto che esso riesca comunque a documentare fasi poco note dell’attività poetica di Baroni e a integrarne la consistenza complessiva con qualche importante tassello. Al di là di altre possibili e più precise indicazioni strutturali – è quasi superfluo sottolineare che questa non è un’edizione critica – mi preme dire che la presente raccolta conferma e insieme completa il profilo del Baroni che già conoscevamo».
Riva del Garda, 28 maggio 2012
Uff.stampa