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Il sentiero del Bosco Caproni
Antiche strade dell'Alto Garda
MAG Arco, Galleria Civica G. Segantini
Until Friday 7 June 2013
Presentazione del libro curato da Monica Ronchini, Romano Turrini e Maria Lisa Viaro
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Pilastri alle cave basse (Il Fotogramma)

venerdì 7 giugno 2013 | ore 20.30
Arco | Palazzo Panni

In occasione della pubblicazione del settimo volume della collana Antiche strade dell'Alto Garda, venerdì 7 giugno avrà luogo la presentazione del libro Il sentiero del Bosco Caproni, curato da Monica Ronchini, Romano Turrini e Maria Lisa Viaro. In questa occasione saranno presentati anche i lavori e le ricerche compiute durante l’anno scolastico dagli alunni e dalle alunne della Scuola Elementare di Massone, inerenti il Bosco Caproni.

«Dicono che il tempo a volte declina dal suo corso e si libera. Frammenti sciolti si spargono nel mondo ed ogni cosa mostra il suo lato destro. Il respiro del mondo si sospende. La danza degli istanti si arresta in volo. E tu li scorgi lì, nell’abbraccio degli ulivi, nella roccia che risuona, nell’arbusto che rompe la parete. Schegge di libertà fissate nello spazio, presenze silenziose che sporgono sull’altro tempo, il nostro al confronto pigola, come cieco lamento dalla vista corta» (Monica Ronchini, Il sentiero del bosco Caproni, MAG Museo Alto Garda, 2013)

Nata con l’intento di valorizzare gli aspetti nascosti del territorio alto gardesano, la collana del MAG Antiche strade dell'Alto Garda propone un excursus attraverso le antiche strade che collegavano i Comuni della zona, riscoperte attingendo alla cartografia storica di metà Ottocento. Le principali vie di comunicazione del passato, oggi meta di passeggiate turistiche, tornano così patrimonio della collettività, che si riappropria in questo modo della sua storia.

Ogni pubblicazione è suddivisa in tre sezioni che lasciano spazio ad altrettanti linguaggi attraverso i quali raccontare i sentieri dell’Alto Garda. La prima parte va a ricercare elementi di storicità con l’ottica del geografo; la seconda lascia spazio alla bellezza del paesaggio, facendo parlare la fotografia che documenta e interpreta dettagliatamente le tappe dei percorsi; infine, grazie al contributo delle associazioni culturali che si occupano del territorio, l’antica via è presa in considerazione dal punto di vista storico/naturalistico.

«L’obiettivo consiste nel creare dei volumi costruiti insieme alla comunità, in modo che i luoghi diventino oggetto di una riappropriazione collettiva – spiega la curatrice Monica Ronchini – Per questo coinvolgiamo le associazioni e organizziamo iniziative in cui la popolazione possa partecipare direttamente e le scuole possano presentare l’esito del lavoro svolto durante l’anno sul sentiero preso in considerazione».

Le pubblicazioni degli anni precedenti della collana Antiche strade dell'Alto Garda sono state dedicate a La vecchia Maza, La via occidentale, La via al Castello, a una serie di racconti inediti di Michele Mari, Giulio Mozzi, Giorgio Falco e Sabrina Ragucci ispirati al paesaggio, alla Via ai monti di Riva e al Sentiero dei Molinei.

«Il percorso del Bosco Caproni comincia nei pressi della chiesa di San Martino, frazione di Arco, per assaporare il clima disteso ed accogliente dell’olivaia – spiega il co-curatore del libro Romano Turrini – Dalla vicina falesia Policromuro si sale, attraverso l’antica mulattiera, fino a raggiungere le cave di oolite. Qui veniva estratta la pietra statuaria, il bianco di Arco, che è servita per realizzare statue, portali ed infine acquedotti e fontane. L’ambiente delle cave è affascinante, misterioso, tutto da scoprire. Si sale ancora nella lecceta e si arriva al culmine del dosso Vastrè. Da qui è possibile compiere il sentiero delle trincee, una lunga balconata che si affaccia sulla valle e su scenari paesaggistici uno diverso dall’altro. Sulla via del ritorno da questo “percorso dentro il percorso”, ripristinato dal Gruppo Alpini di Arco, si può ammirare, su un lungo liscione, l’opera modellatrice del ghiacciaio».

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