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La Scuola Reale Elisabettina di Rovereto
Docenti e allievi nel contesto del primo Novecento
MAG Riva del Garda, Museo
Until Sunday 3 May 2009
Il 27 marzo, contestualmente all’apertura del Museo di Riva del Garda e della rinnovata sezione archeologica, è stata inaugurata la mostra «La Scuola Reale Elisabettiana di Rovereto», scaturita da una collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto e dedicata alla valorizzazione del patrimonio artistico e documentario costituito dalla collezione di disegni, acquerelli ed incisioni dei suoi ex allievi.
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La Scuola Reale Superiore di Rovereto, inaugurata nella seconda metà dell’800, era stata voluta con grande determinazione per preparare i giovani dopo la frequenza della scuola popolare. Fu una sorta di istituto superiore ad indirizzo di arti applicate, ossia una scuola tecnica che dava una visione dell’arte saldamente legata al mestiere, ma che le qualità didattiche di maestri che vi insegnavano aprivano al talento individuale ed ai fermenti culturali. Il livello professionale dei docenti fece lievitare i risultati della Scuola Reale di Rovereto, sia sotto il profilo scientifico e tecnico che sotto quello pedagogico e artistico.

Furono, soprattutto, le particolari attitudini al disegno di alcuni giovani, fra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, guidati dall’avvicendarsi di insegnanti di spiccate qualità professionali ed umane, a creare attorno alla scuola un’aura di consenso. In quel tempo, infatti, frequentarono quella stessa scuola un gruppo di studenti che in seguito diventarono quasi tutti dei protagonisti dell’arte: Fortunato Depero, Tullio Garbari, Giovanni Tonini, Giovanni Tiella, Luciano Baldessari, Gianni Caproni e tanti altri artisti di rilievo. I disegni, gli acquerelli e le incisioni, prodotti da questi allievi come esercitazioni scolastiche, furono gelosamente raccolti e conservati dal loro insegnante di disegno a mano libera, il professor Luigi Comel e, dopo la sua morte, dal figlio Alvise, che nel 1974 volle donare l'intera collezione all’Accademia Roveretana degli Agiati, perché fosse custodita come prezioso documento e segno tangibile dei primi passi sulla via dell’arte da parte di giovani artisti diventati poi famosi.

Allo scopo di valorizzare questa collezione dal punto di vista storico ed artistico, la Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, nel corso del 2008, ha promosso la realizzazione di un catalogo curato dalla professoressa Lia de Finis, Presidente dell'Associazione culturale “Antonio Rosmini” ed esponente dell'Accademia Roveretana degli Agiati, e di una mostra, sapientemente allestita dall’architetto Michelangelo Lupo, che verrà ospitata (dopo le sedi di Rovereto e Trento) fino al 3 maggio 2009 nelle sale del Museo di Riva del Garda.

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