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Progetto: Sperrgruppe Monte Brione
Cosa videro quegli occhi
Evento di chiusura stagione 2019 dei forti del monte Brione
Riva del Garda - TN
Sonntag, 13 Oktober 2019 ore 14:30
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Domenica 13 ottobre si chiuderà la stagione 2019 di aperture, visite ed eventi nelle fortificazioni del monte Brione a Riva del Garda.

Come ogni anno il MAG darà l'arrivederci alla prossima stagione, che riprenderà nella primavera 2020, con un programma diffuso nei due forti del monte che si affaccia sul lago di Garda.

Alle 14.30, con partenza dal Porto S. Nicolò, si potrà partecipare a una passeggiata lungo il Sentiero della Pace verso forte Garda insieme ad Anna Pisetti del Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto e coautrice del libro Cosa videro quegli occhi! Uomini e donne in guerra 1913-1920 (a cura del Laboratorio di Storia di Rovereto, 2018), la quale racconterà il capitolo della storia della Prima guerra mondiale relativo a Madri e mogli. Sguardi su storie ancora da raccontare. Con Anna Pisetti dialogherà Lodovico Tavernini del MAG, anche lui coautore del libro, che parlerà dei prigionieri austroungarici in Italia.

Domenica 13 ottobre sarà aperto anche il forte Batteria di Mezzo dalle 10.00 alle 17.00, grazie alla collaborazione del Gruppo Alpini S. Alessandro. Dalle 10.00 alle 13.00 sarà presente in loco una mediatrice del MAG, a disposizione per eventuali domande o curiosità da parte di visitatori e visitatrici.

Forte Garda sarà visitabile a ingresso gratuito da venerdì 11 a domenica 13 ottobre dalle 10.00 alle 17.00.

Partecipazione libera agli eventi e ingresso gratuito ai forti.

>>> Info forti del monte Brione

 


Madri e mogli. Sguardi su storie ancora da raccontare
a cura di Anna Pisetti, Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto

Durante la Prima guerra mondiale, prima vera guerra totale, le donne vissero esperienze molteplici, determinate da differenze di classe, d’età, di appartenenza nazionale, di luogo di residenza. Molte di queste storie non sono ancora state raccontate perché, a fronte di un’ampia pubblicistica sulla Grande Guerra, pochi sono stati finora gli studi di genere. Durante la nostra passeggiata, parleremo di profughe, donne militarizzate, internate, madri e mogli di uomini al fronte. Attraverso le loro parole ragioneremo sulle trasformazioni che durante la guerra si registrarono nelle relazioni tra uomini e donne, tra sfera pubblica e dimensione privata.


Prigionieri austro-ungarici in Italia
a cura di Lodovico Tavernini, MAG Museo Alto Garda

Il saggio ripercorre le vicende dei prigionieri austroungarici in Italia durante la Grande Guerra con particolare attenzione alle esperienze dei soldati trentini militanti nell’esercito asburgico e catturati sul fronte italiano.
Vengono raccontate due vicende fino ad ora pochissimo indagate: la prima riguarda il trattamento di circa 1200 disertori, renitenti e emigranti-fuoriusciti prima dell’ingresso in guerra dell’Italia, mentre la seconda racconta le modalità con cui venne concessa la libertà condizionata durante il conflitto a circa 800 prigionieri trentini.
Altra scoperta proviene dall’Archivio Centrale dello Stato a Roma dove nelle carte della Presidenza del Consiglio dei Ministri in una relazione riassuntiva sulla presenza di prigionieri in Italia della fine di ottobre 1919 è stata riportata l’entità delle catture di prigionieri di lingua italiana durante il conflitto ad oggi unico documento pubblicato a riguardo.
Il saggio si conclude con la descrizione dei luoghi di detenzione presenti in Trentino tra i quali la Rocca di Riva del Garda e il campo di concentramento di Torbole.

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